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L'amministratore di condominio.
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​La legge n. 220 del 11 dicembre 2012, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 17-12-2012, ha profondamente modificato la normativa in tema di sviluppo e organizzazione della vita condominiale, introducendo il "professionista" nella figura dell'amministratore di condominio. La previsione dell’obbligo di frequenza di un corso di formazione iniziale per amministratori di condominio e, in particolare, l’obbligo di aggiornamento periodico, oltre il rispetto di ulteriori vincoli di onorabilità e titoli di studio, hanno di fatto regolato una situazione precedente caotica e poco organizzata. Niente più amministrazioni casalinghe, amicali o a turnazione tipiche di una Italia condominiale ormai vetusta.
Fare oggi l'amministratore diventa una esperienza avvincente, dinamica, completa per cui necessitano conoscenze e attribuzioni che solo l'impegno e la preparazione acquisita dall'affiliazione ad una associazione di categoria presente in tutto il territorio nazionale dal 1968,  come l'UNAI possono dare.
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News

L'amministratore di condominio gestisce, le proprietà immobiliari in regime di condominio, secondo le disposizioni di cui agli artt. 1117 e sgtt. c.c., previo incarico di mandato conferito dal condominio. L'attività, i compiti e le responsabilità dell'amministratore di condominio sono previsti e disciplinati più precisamente dagli artt. 1129, 1130, 1130bis, 1131 c.c. nonché dagli artt. 64, 71bis, 71ter, disp. att. c.c.. a cui devono aggiungersi quelli eventualmente attribuiti dal regolamento di condominio, dall'assemblea, da leggi speciali e dalle norme generali del diritto.

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In Italia, da una ricerca statistica a cura del Ministero dell'Economia e delle Finanze, sulla base dei dati risultanti dall'attribuzione del codice fiscale ai condomini, si è stabilito che operano n. 293.829 amministratori di cui n. 243.734 gestiscono un solo condominio, n. 25.253 hanno due/tre condomini e di cui solo 24.842 ne gestiscono più di 10 operando in stutture professionalmente organizzate.

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